Rexistance_Cover

Edizioni Ensemble 2017

http://www.edizioniensemble.it/rexistance/

con prefazione di Alessandra Bava della Rome’s Revolutionary Poets Brigade.

 

 

R: exist-stance esiste e… (r):esiste!

Un lavoro lungo 7 anni, fra Firenze e Roma, figlio delle stesse esigenze, più mature, che accompagnarono anche la nascita del mio primo libro “Il porcospino in pegaso”.

Esigenze di superare, tramite il linguaggio e l’espressione poetica, l’”eredità” del post-moderno e del post-strutturalismo, dove il nonsense diventa radice di infiniti sensi e mondi possibili.

R: exist-stance è resistenza culturale, sociale e umana ai significati imposti, posticci, dominanti.

E’ possibilità di un’esistenza radicalmente diversa da ciò che originariamente si è inteso come tale, e riproposto più o meno diversamente anche in varie dinamiche controculturali e di antagonismo.

Nell’amore, nella società, forse anche nella politica. Nelle ritmiche, nell’arte, nel lavoro e nelle relazioni interpersonali; nell’incontro fra culture ed esperienze.

Dopo la “morte di Dio”, dopo la “morte dell’Uomo”, delle ideologie, forse persino della letteratura e della poesia classicamente intese. Nonostante la crisi, lo smarrimento generazionale, la precarietà, il fallimento delle avanguardie, la decadenza culturale.

E’ la ricerca di un essere umano potenzialmente libero di inventare e mettere in comune ciò che più lo caratterizza come essere umano: i linguaggi e gli orizzonti di senso. Quindi le scelte, le esperienze e le possibilità di vita e di (r):esistenza…

In particolare, l’importanza attribuita alla poesia nell’essere di Heidegger, in chiave di superamento delle strutture e sovrastrutture discorsive, diventa possibilità di un nuovo e diverso essere-soggetto, emancipativo dai dispositivi di assoggettamento e codificazione linguistica.

Si superano così anche molte delle istanze portate dal post-strutturalismo, senza perderne ed anzi rafforzandone gli aspetti positivi. La poesia indaga e sviluppa una forma strutturata che non risponde ai dispositivi classici, senza per questo essere “informale” né minimale.

La destrutturazione linguistica ed il gioco o ribaltamento di senso, insieme alla licenza poetica ed al neologismo, offrono una prospettiva concreta di superamento di quella “istituzione totale della lingua” che definendo i limiti del nostro linguaggio definisce i limiti del nostro mondo (parafrasando Wittgenstein).

Nel fare questo non vi è la pretesa di esautorare una codificazione linguistica data da poteri diffusi e coestensivi al corpo sociale. Ma vi è il tentativo di offrire un possibile percorso di emancipazione poetica, di pari passo con un impegno da un punto di vista sociale ed esistenziale. Di cui quello poetico diventa così vettore o strumento fondamentale, e viceversa.

Per questo R: exist-stance è consapevolezza del fatto che oggi si può esistere pienamente e liberamente solo se si sceglie di farlo.

Se – appunto – si prende posizione per farlo.

Il libro è pubblicato da Edizioni Ensemble e porta la prefazione di Alessandra Bava, poetessa, traduttrice, curatrice di varie antologie e biografa di Jack Hirschman; poeta di strada “par excellence” della controcultura americana. Co-fondatore del progetto delle Revolutionary Poets Brigade delle quali Bava è a sua volta co-fondatrice del gruppo romano. Con il quale ho la fortuna di collaborare e di cui ho il piacere di essere membro da qualche anno.

Insomma… R: EXIST-STIAMO ASSIEME!